[HYIP, l’investimento moderno… sempre se l’azienda non chiude stanotte finchè dormi]

High yeld investment program, HYIP, ma cosa sono realmente?

In questi ultimi tempi vedo sempre più spesso spuntare queste nuove aziende che promettono miracoli, come dice il nome si tratta di programmi di investimento che renderebbero cifre astronomiche, addirittura si parla di rendite orarie o giornaliere che possono superare il 10%, ma è mai possibile una cosa del genere?

Nella realtà si tratta nella maggior parte di schemi ponzi che come sappiamo hanno una durata limitata nel tempo, direttamente proporzionale alla rendita promessa e alla loro capacità di assorbire nuovi ignari o meno “clienti”.
Ho testato personalmente qualcuna di queste proposte e devo dire che esiste veramente anche qua un mondo che gira attorno a questo concetto dell’alta resa, vediamone un po’ i protagonisti principali.

Gli ideatori: ovvero quelle persone che hanno pensato di guadagnarsi qualche milioncino, finchè dura.

I primi clienti: ovvero quelli che senza saperlo guadagnano anche belle cifre, sempre se si ricordano di prelevarle prima che la hyip chiuda.

Gli speculatori: ovvero chi intenzionalmente partecipa a diversi programmi, consapevole dei rischi, solitamente riescono anche a guadagnare da questo tipo di attività.

Gli ultimi clienti: ovvero chi entra nelle ultime fasi di vita del programma, quasi sicuramente verseranno del denaro che non riusciranno a riavere indietro.

Le fasi di una hyip sono principalmente il lancio, la crescita e solitamente a partire da qualche settimana dopo l’apertura la fase finale di decadenza, quando non è più possibile ritirare sotto nessuna forma nemmeno i depositi che nel frattempo hanno usato per pagare i primi entrati, in contemporanea alla scomparsa del sito internet e all’impossibilità di raggiungere in alcun modo gli autori del grande progetto.

Sebbene sia lodevole l’idea di poter offrire alti rendimenti ed utilizzare mezzi di pagamento come ad esempio gli affermati e sempre più diffusi bitcoin, occorre sempre considerare che esistono dei limiti tecnici a quanto è possibile produrre in modo sostenibile ad esempio col trading, non di certo percentuali a due cifre giornaliere come millantano spesso queste aziende, lo stesso vale per tutte le altre forme di investimento che si tratti di pennystock oppure materie prime.

Hai bisogno di interessi? libretto postale: 0.3% all’anno, fondi assicurativi: 7% annuo, conti gestiti:15% ogni 12 mesi, aggressività nel forex: 200% ogni 365 giorni.

Ci sono cose che non possono rendere subito, per tutto il resto c’è hyip.