Le crypto sono tutte uguali

Dopo aver capito cos’è un wallet nell’articolo precedente, questa volta cerchiamo di definire le categorie principali di crypto.

Come si dovrebbe capire dall’immagine, sempre di pasticcini digitali parliamo, tuttavia non possiamo certo dire che un bignè alla crema pasticcera sia uguale ad uno con ripieno di larva, a parte forse il colore; meglio conoscerle, ed evitare di confondere anche la cioccolata con.. qualcos’altro, il gusto potrebbe non essere lo stesso 🙂

Bitcoin
..is king, direbbero i massimalisti; l’unico e inimitabile progetto che ha finora dimostrato di riuscire a rimanere vivo, funzionante e vegeto, nonostante ad oggi sia stato dichiarato morto 471 volte dalla stampa igienica ed i regimi di tutto il mondo(conteggio di bitcoin obituaries), con tutti i relativi e costanti attacchi disinformativi(ma che fanno comodo a più di qualcuno per comprare a buon prezzo). Sempre in prima posizione per quanto riguarda la capitalizzazione, negli anni ha ricevuto già degli upgrade che hanno permesso di spendere meno come costi per le transazioni ed ottimizzarne i tempi, naturalmente è plausibile che ne seguiranno altri. n.b. per precisare, Bitcoin con la B maiuscola fa riferimento alla moneta, bitcoin con la minuscola è la rete.

Altcoin
Tutto quello che non è Bitcoin; in linea di massima possiamo distinguerne due tipi, quelle che mantengono come Btc un sistema proof of work, ovvero basato sulla potenza di calcolo per poter validare i blocchi, e quelle che invece usano un sistema proof of stake, ovvero basato sulla quantità posseduta come ad esempio Ethereum che ad oggi è il numero 2 per capitalizzazione. Si distinguono anche tra deflazionarie che hanno quindi una quantità massima e definita di emissione(tipo oro) e inflazionarie che non ne hanno(tipo valute tradizionali) e in base al meccanismo si possono o meno regolare nella “stampa”. Interessante notare come alcune “shitcoin” tipo dogecoin che sembrano essere stampate a manetta, in realtà siano meno “shit” di valute come dollaro o euro, magari sia per questo che un noto produttore di elettrodomestici a quattro ruote, abbia deciso di accettarli e diventare padre acquisito? 😉

Stablecoin
Sono tutte quelle altcoin che in qualche modo tramite degli algoritmi, seguono l’andamento delle valute fiat con scostamenti minimi nel valore; ad esempio il dollaro è replicato dalle famose Tether, USD Coin, Binance USD, Dai e probabilmente molte altre sconosciute ai più, non tutte sono decentralizzate e quindi potrebbero essere soggette a restrizioni. Attenzione anche qui alle possibili vulnerabilità, come nel caso TerraLuna, il cui valore è ora prossimo allo zero, come sempre mai fidarsi di una sola fonte o soluzione.

Privacy coin
Incarnano la vera visione del progetto crypto, sono progettate per impedire di tracciare qualunque movimento, supplendo così alle mancanze ad esempio di Bitcoin, che ricordiamo è pseudoanonimo, se uso un wallet privato nessuno può dire che è mio perchè non c’è il mio nome sopra, ma è possibile seguirne i movimenti, dato che questi sono registrati sulla blockchain; un esempio di privacycoin è Monero, che si basa su proof of work(segue) ed addirittura è asic resistant, cioè non può essere prodotto con hardware specifico ma solo con cpu alla portata di tutti, per garantire ulteriormente che non ci siano sbilanciamenti con troppo potere accentrato nelle mani di pochi. Da notare che oltre ai più noti Dash, Zcash, Pirate chain etc. anche Litecoin di recente ha introdotto la possibilità delle transazioni anonime, guadagnando una consistente fetta in questo trend crescente.

Token
Rappresentano degli asset/aziende, non sono propriamente criptovalute come le precedenti, vengono talvolta creati come ICO(Initial Coin Offer, l’equivalente delle IPO(Initial Pubblic Offer, cioè l’offerta pubblica iniziale delle azioni di un’impresa)) per essere distribuiti tramite tecnologia blockchain. I due tipi più comuni sono i security e gli utility, i primi sono simili a delle quote/shares ed il loro valore è determinato da un asset esterno tradabile(l’attività/azienda), i secondi invece non devono sottostare ad alcuna regola specifica e possono essere legati o meno agli usi più disparati, naturalmente con le ripercussioni del caso se un’azienda non ne rispetta lo scopo/valore. I token possono essere emessi ed utilizzati per dare specifici privilegi ai possessori, come l’accesso a prodotti e servizi, si pensi ad esempio ai vecchi gettoni del telefono o delle sale giochi.

Shitcoin
Le famose merdacoin(in italiano), come dice il nome, sono quelle crypto in qualsiasi forma(alt, token etc.) che si appoggiano generalmente su altre chain(bsc,eth etc.) ma non hanno alcuna utilità pratica ed un progetto valido, non portano alcuna innovazione o miglioramento all’ecosistema crypto, spesso sono inflazionarie e con un valore irrisorio per creare da subito tanti milionari; lo sono ad esempio tutte quelle monete con cani sopra, fino ai progetti dai dubbi gusti con ogni sorta di animale, tema spaziale fino ai personaggi famosi, senza esclusione di fantasia. Il loro valore è dato unicamente dalla speculazione che viene creata ad hoc, possono salire in un lampo come dogecoin, ma anche scendere altrettanto velocemente come il caso luna.

NFT
I Non Fungible Token(gettoni non fungibili(spendibili)), semplificando all’inverosimile, sono l’equivalente delle figurine da collezione o articoli comparabili, ma con la differenza che la proprietà del pezzo viene attribuita sfruttando la tecnologia blockchain, quindi ogni pezzo non può essere in questo caso contraffatto, un po’ come avere un quadro di valore col certificato di autenticità e il contratto di vendita, tutti lo possono vedere ma solo il proprietario ne ha il possesso. Per ora hanno pochi utilizzi pratici se non il trading, oggetti/terreni per giochi online e come avatar, saranno implementati probabilmente se prenderà piede qualche metaverso per sbloccarne delle caratteristiche in base alla propria collezione.

CBDC
Central Bank Digital Currency, le crypto di stato ma fornite dalle banche centrali, anche se vengono talvolta spacciate o volutamente confuse per crypto, non hanno nulla a che fare con queste a parte qualche principio crittografico; in altre parole sono la stessa fregatura delle valute fiat attuali(euro, dollaro, yen, etc.) ma potenziate con grandi chicche pensate come al solito per la nostra sicurezza e combattere l’evasione, quali a titolo non esaustivo, la possibilità di avere una data di scadenza, il totale controllo delle transazioni o il poter limitare l’acquisto di beni in base alla moda del momento se ancorate al nostro ID digitale(il codice fiscale che tutti chiedono in questo periodo ricorda niente?) ad es. se superiamo una certa quota di emissioni co2, non facciamo determinate azioni o acquistiamo cibi ritenuti dannosi dal regime di turno(mangiare una bistecca fa male perchè inquina, ma se mangiamo insetti no perchè sono ecosostenibili), buon appetito 🐞🕷🐛

Not your keys, not your crypto.

Facciamo un po’ di chiarezza.

Il mondo delle criptovalute diventa ogni giorno più vasto, ed ogni giorno nuovi aspiranti investitori, spesso guidati da influencer, youtuber, instagramiani, twitteriani e tiktokiani vari, si approcciano a comprare di tutto e di più, ma sanno veramente cosa stanno facendo?

Senza scendere nel tecnico, tech savvy perdonate le bestemmie di questo articolo niubbo-friendly, partiamo dalle basi sui wallet, portafogli in italiano, ovvero dove sono custodite le chiavi di accesso alle crypto(le crypto tecnicamente stanno sulle blockchain, ovvero “ricopiate” sui nodi distribuiti in giro per il mondo), ce ne sono diversi tipi.

Quando vogliamo detenere una certa crypto, abbiamo bisogno di generare un indirizzo, l’equivalente se vogliamo dell’iban della nostra banca, dove poter ricevere la transazione.
Per poter generare un indirizzo, abbiamo bisogno prima di ottenere un wallet, questo viene generato attraverso un algoritmo che prende come base un numero di parole inglesi(ad esempio una serie di 12 o 24, quello che viene chiamato seed, in italiano seme) e ne sputa fuori con il sistema della crittografia a doppia chiave(pubblica e privata), le private keys, ovvero quelle che ci permettono di averne il completo controllo, quindi di spendere le crypto contenute all’interno ma anche di generare delle richieste e quindi riceverne condividendo degli indirizzi che possiamo generare anche ogni volta per ogni transazione, quindi aumentando la riservatezza.

Una differenza importante è se tutto questo lo facciamo noi o lo fa qualcun altro.

Possiamo classificare i wallet in due categorie: Custodial e non custodial.
I primi sono quelli che qualcuno ad esempio un exchange(binance, coinbase, etc.) condivide con noi, loro tengono le chiavi e noi possiamo chiedere che facciano le transazioni, sta a loro poi eseguire, chiederci verifiche e sottostare alle regolamentazioni che il controllore di turno vuole imporre.
Nei wallet non custodial invece facciamo tutto noi e noi siamo responsabili delle chiavi, se le perdiamo(difficile se seguiamo qualche buona norma di backup), nessuno può aiutarci ma allo stesso tempo abbiamo la piena libertà, al pari del denaro contante, nessuno può impedirci di pagare chiunque o bloccarci i fondi per qualche stupida legge di tracciam..ehm ehm “antiriciclaggio ma con l’attenzione alla privacy” 🙂

A livello teorico abbiamo Hot e Cold wallet, i primi sono connessi alla rete, i secondi restano sempre offline e naturalmente sono i più sicuri se non ci esponiamo con comportamenti scorretti.

Hot wallet includono tutti quei software che girano nel browser(es. metamask) o web-wallet vari; mobile wallet e desktop wallet pure a meno che non siano dispositivi sempre disconnessi ed utilizzati solamente per firmare(approvare) le transazioni.
Questi sono potenzialmente vulnerabili a livello di sistema operativo, software utilizzato e comunicazioni, quindi se dobbiamo utilizzarli è bene mantenere solo la quantità di crypto che ci serve, consideriamoli come una carta prepagata, li ricarichiamo quando serve.
Una sicurezza aggiuntiva può essere data da software di virtualizzazione vari(virtual machine, sandbox) con installazioni pulite ed antimalware che controlla/impedisce ai software di interferire tra loro(es. comodo HIPS).

Cold wallet includono tutti quei software o dispositivi che restano scollegati dalla rete, quindi gli hardware wallet(trezor, ledger, le cosiddette “chiavette” etc.) ed i paper wallet(a patto che siano generati offline) custoditi tramite incisioni su metallo o semplice foglio di carta.
Questi sono potenzialmente vulnerabili se l’attaccante ha accesso fisicamente ai dispositivi, quindi è necessario prendere le dovute precauzioni per occultarli.

É bene ricordare infine alcune regole che dovrebbero essere di buonsenso, oggi sempre più raro.
Mai rivelare a nessuno quante crypto e quali abbiamo acquistato, non sono cartaigienicaeuro e simili che ogni anno si deprezzano, se per ipotesi avessimo acquistato una decina di bitcoin qualche anno fa spendendo un migliaio di euro, oggi varrebbero una villetta a schiera, sappiamo cosa succede a chi diventa milionario vincendo al lotto.
Mai rivelare a nessuno le proprie chiavi private o il seed, chi possiede questi, possiede anche la possibilità di ricreare il nostro wallet con tutti i fondi disponibili, non esistono benefattori o centri di supporto ufficiali, nessuno necessita di queste informazioni.
Mai fare affidamento su un unico dispositivo, come ho ripetuto alla nausea a tutti quelli che hanno perso dei dati, bisogna sempre fare una copia di backup, meglio due o tre e anche in luoghi diversi: gli hard disk si rompono, le schede si guastano, ci può essere un terremoto, la casa può prendere fuoco, il cellulare può esplodere.
Mai lasciare file sensibili sul cloud, si tratta pur sempre del “pc di qualcun altro” e se questo qualcun altro domattina decide di aprirci i file o fare una scansione alla ricerca di password, chiavi etc. lo può fare senza nessun problema, sfido poi a dimostrare che “erano cose nostre” anche i wallet, dato che non sono nominativi.
Mai salvare nulla di importante come password, seed etc. sul cellulare o tramite messaggi, note sparse in giro e nel browser; sono sistemi di qualcun altro, vedi punto precedente.
Usare sempre una forma di crittazione dei file che lasciamo in giro, che si tratti di file compressi con password o di partizioni in cui mettiamo i nostri documenti o anche in extremis un file di office protetto da una password sufficientemente lunga.

Che fare coi bitcoin ora?

Dato che bitcoin ora sta raggiungendo di continuo nuovi record, questa è la domanda che ultimamente risuona parecchio, la risposta è come al solito un “dipende”.

Prendiamo un primo esempio di chi pensa di comprarli perchè vuole guadagnarci rapidamente qualcosa, come in un vecchio detto, quando anche i tassisti/gente comune parlano di azioni e finanza, è il momento di vendere; questa vignetta è abbastanza chiara sull’opportunità persa:

N.B. al momento in cui scrivo siamo oltre i 55.800$

Se c’è una cosa che il mercato dovrebbe insegnare è che ad un forte rialzo segue sempre un forte ribasso, come accadde nel 2017 quando bitcoin raggiunse velocemente il precedente massimo prima di scendere altrettanto velocemente e stabilizzarsi in seguito, dopo un periodo di poco oltre i tre anni ecco che la dinamica si ripete, i grafici erano quasi sovrapponibili, ora abbiamo finalmente un nuovo massimo.

Per non dimenticare ecco la famosissima gif con Elmo invecchiata per l’occasione che rende bene l’idea:

Questa volta abbiamo però qualche giocatore in più, nel mondo della finanza si può inventare di tutto ma come per le leggende un fondo di verità esiste sempre e nel nostro caso, ora anche chi denigrava e aveva più volte predetto la fine per questo mondo di miner e bit, riconosce e approfitta della situazione, ed ecco che banche, fondi vari e le cosiddette balene(i pesci grossi) si accaparrano e offrono nuove soluzioni legate al bitcoin che deve essere acquistato, il risultato: bitcoin che a differenza della carta igienica dei vari stati(gentilmente concessa a debito dalle banche centrali) è un bene limitato, sale di prezzo.

Per questo stesso motivo è lecito pensare anche che bitcoin essendo parte del piano di diversi giocatori che lo usano come accumulo/bene rifugio, seguirà la sorte del ribasso ma la caduta post-vendita degli speculatori ad un certo punto sarà bloccata dal nuovo livello di capitalizzazione di questo mercato.

Altra notizia positiva è che parte delle vere shitcoin viene ora a galla, il meccanismo è uguale per tutte come la stessa xrp, la cosiddetta “crypto delle banche” che non ha lontanamente raggiunto il precedente massimo del 2017, segno come le altre che l’interesse è stato definitivamente perso, scendendo nella classifica di coinmarketcap.

Naturalmente nei luoghi di scambio(exchange) le commmissioni in questo periodo data la mole di transazioni si sprecano, bnb di binance che ha avuto la lungimiranza di creare il suo sistema è schizzato al terzo posto subito dopo ethereum e bitcoin.

Menzione honoris causa a dogecoin che a seguito delle trovate social di un certo miliardario pazzo si è ritrovato in dodicesima posizione con un incremento a tre cifre praticamente da un giorno all’altro.

Finita questa piccola panoramica cosa conviene quindi fare?

-SE bitcoin e le crypto in generale le utilizziamo come parte di un piano più ampio(come sempre diversificare è la cosa migliore), da inizio anno è il momento buono per venderne gradualmente una piccola parte e ribilanciare il tutto in attesa del prossimo ribasso

-SE bitcoin e le crypto in generale le utilizziamo come piano di accumulo/rifugio poco cambia, continueremo a comprare come sempre fatto anche se dato il periodo suggerirei per chi inizia proprio ora un po’ di cautela

Salta che ti passa

Scandalo in corso a parte di una certa banca di cui non farò nome(wir..coff coff), abbiamo ancora una volta la conferma di utilizzare un broker serio e sempre aggiornato con tanto di piano B se le cose si mettono male.

I fatti vanno avanti da circa un paio di settimane ma ho voluto aspettare di proposito per avere qualche informazione aggiuntiva sugli sviluppi.

Tutto è partito una sera nel fine settimana, quando sfogliando un noto canale su telegram di notizie economiche, noto un titolo ed un nome familiare… verifico ed effettivamente si tratta di quella banca che utilizzava il nostro broker di fiducia, sul momento la sensazione non è stata delle migliori, troppo assurdo in ogni caso pensare che siano dei pivelli dopo oltre 10 anni che li conosco.

Come volevasi dimostrare, neanche due giorni dopo, al lunedì ricevo una mail dove si dice sostanzialmente che per la sicurezza dei fondi(già comunque tutelati essendo segregati e soggetti a condizioni anche da parte della banca), hanno trasferito tutto su un’altra banca e dato i dettagli aggiornati.

Naturalmente ora per sport seguo gli aggiornamenti e vedo che ad oggi stanno avendo problemi anche molti italiani, utenti di servizi italiani che si appoggiavano su tale banca e che per esempio utilizzavano come me alcune carte(prima che le cambiassi) anche di giganti internazionali che si tutelano allo stesso modo, il mio euro e 39 centesimi dell’utilissima carta prepagata è salvo.

Morale: tenersi stretto chi lavora bene e nell’interesse comune, tenersi stretto il proprio cryptoportafoglio e prepararsi in caso di apocalisse bancaria, evitando per cominciare i campi minati dei servizi italiani e tedeschi poco chiari.

[White Friday – Perchè spendere quando puoi guadagnare?]

Sei pronto a guadagnare?
Ora non hai più scuse.

Perchè conformarsi a questa enesima americanata e perdere dei soldi su degli sconti che spesso esistono solo come apparenza, quando puoi avere dei concreti guadagni per ogni mese dell’anno?

Quello che vedi qui sopra è lo storico verificato della nuova proposta che come vedi prosegue a macinare numeri anche questo mese che non è ancora terminato, è come sempre libero da qualsivoglia vincolo e soglia minima di entrata.

Ad esempio prendendo il solito sondaggio per conto di Confesercenti, quest’anno risulta che la spesa media procapite sarà di 107€, con la stessa cifra avresti guadagnato questo mese 2.88€, il precedente 12.89€ e quello prima 10.61€.

Chiaramente sono cifre di esempio che possono sembrare piccole, se le relazioniamo ai 107€ sono 26.38€, un 24% in poco più 3 mesi, aggiungiamo che salendo con le cifre migliorano le condizioni, aggiungiamo l’effetto interesse composto, aggiungiamo che è sempre possibile ritirare o depositare per metter via dei soldi ed incrementare i risultati… vale la pena far diventare questa giornata un White Friday e ribaltare la situazione a nostro vantaggio, non spendere niente e crearsi così una piccola rendita che potrà anche nei mesi aggiungersi a tredicesima e quattordicesima dello stipendio.

Se ti interessa capire come investire al meglio i tuoi soldi leggi qui: Informazioni

[Come funziona una PAMM?]

Come funziona una PAMM? Che “giri strani” fanno i soldi? Cosa offre di nuovo LBI? Posso iniziare ad investire anche con soli 100 euro?

Sì, puoi partire anche con 100€, sì una Percentage Allocation Managed Module permette anche questo con la massima precisione, nell’immagine qui sotto puoi vedere come funziona tutta l’interazione tra chi investe(noi), il broker(ktm, l’intermediario che fornisce la struttura) e i trader(i professionisti che eseguono le operazioni).

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[La mia certa, prossima pensione]

Leggiamo ogni giorno che nella media le aziende fisiche e anche le aziende online hanno una breve durata. E’ statisticamente provato che 9 aziende su 10 nei primi 3 anni di attività chiudono per difficoltà varie, per non avere investito nel marketing, per non aver creato nuovi clienti o perchè non ci sono prodotti o servizi e sono degli schemi piramidali e spesso ci dimentichiamo di una cosa, ovvero come funzionano: il principio base è che non avendo un prodotto, fanno soldi sui nuovi arrivati fino al momento in cui non diventano più sostenibili, a quel punto salta tutto e chi è ancora dentro resta con un pugno di mosche in mano…

Dal punto di vista della gente comune ad un certo punto si inizia a lavorare, qualcuno ci chiede OBBLIGATORIAMENTE una parte dei nostri soldi che pagheranno chi è già dentro al sistema e così via, il risultato di questa procedura ILLEGALE? Già lo conosci.

Come evitare tutto questo? Ci sarebbero tutte le proposte integrative, il problema è che spesso tra mille clausole non ti fanno ritirare nulla e non hai alcun controllo sui tuoi soldi.

Cosa penseresti invece se avessi la possibilità di scegliere un sistema senza pretese di farti diventare milionario, ma adatto a sconfiggere l’inflazione che si mangerebbe giorno dopo giorno i tuoi risparmi e con l’opportunità di produrre pure un’entrata a fine anno a differenza di qualcuno che “investe” nei prodotti a rendimento negativo perché vincolato? ovviamente in questo caso avresti tutto sotto il tuo pieno controllo e senza alcun obbligo o vincolo.

Invia subito un messaggio per chiedere informazioni, è GRATIS e senza alcun impegno da parte tua, l’altra strada già la conosci e sai dove porta

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[ 🔥🔥 Perchè ci piace essere secondi – ancora per poco tempo ]

Finalmente arriva questo aggiornamento sui risultati e su come sono stati fatti grandi passi in avanti 🚀

Andiamo subito al sodo.

Il 2017, data anche la particolare situazione aziendale, è stato un anno con diversi aggiustamenti. Siamo riusciti comunque a chiudere l’anno con un rispettabile +16%

Come prevedibile dalla fase di test, ha continuato il suo andamento, producendo un +11% in poco meno di 4 mesi. 📈

Possiamo certamente aspettarci solo delle migliorie in un prossimo futuro.

Dopo la salita dell’anno scorso, c’è stato un periodo di assestamento su diversi mercati. Questo richiede sempre un controllo costante per evitare di fare come buona parte dei trader, utilizzando ancora gli stessi sistemi poco adatti su questi cambiamenti.

Al contrario LBI è sempre rimasta stabile e i suoi sistemi si sono stabilizzati anche lo scorso anno. Di fatto rimanendo la migliore soluzione rispetto al tempo investito, come si può vedere dall’immagine della classifica di uno dei migliori broker come Key To Markets.

⭕Per concludere, al contrario delle tante proposte ricevute che (orrore) utilizzano i sistemi demo, ritengo ancora che il sistema LBI rimanga il migliore su cui riporre parte del proprio capitale.

Magari in aggiunta alla propria pensione come il sottoscritto o semplicemente per avere un’entrata aggiuntiva, quanto più stabile e sicura nel tempo.

Come sempre rimango a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti.

Se ti interessa capire come investire al meglio i tuoi soldi leggi qui: Informazioni

[Trova le differenze: Bitcoin, la storia si ripete]

Come avrai capito dall’immagine, le differenze sono solamente qualche migliaio di euro e qualche anno(ma n.b. i mesi e perfino i giorni sono quasi gli stessi); ho preso l’esempio più evidente ma situazioni simili non sono nuove e se proseguiremo a seguire anche questo mercato, ulteriori soddisfazioni non mancheranno.

Discorsi e pronostici sulle monete virtuali si sprecano in questi mesi di naturale pulizia del mercato, da parte mia non è necessario aggiungere nulla ma ricordare l’essenziale.

Non dimentichiamoci che i 4000 dollari dei nuovi “minimi” sono quasi 16 volte il valore dei precedenti e che il valore rispetto ai nostri euro dipende dalla domanda ed offerta.

In questo momento la capitalizzazione(soldi investiti) per le criptovalute è di circa 250 miliardi di dollari, ovvero una bazzecola rispetto ai 13,7 mila miliardi(perchè dire bilioni potrebbe rendere poco l’idea) di dollari americani in circolazione o circa il doppio del valore che possiedono invece i nostri amici asiatici nelle loro valute e che sicuramente sono interessati nelle nuove tecnologie.

Se anche solo l’1% di questi ultimi decidesse di utilizzare queste tecnologie potremmo quindi vedere il loro valore moltiplicarsi di quasi 100 volte, chiaramente sono calcoli molto approssimativi ma la possibilità che ciò avvenga data la sempre maggiore informazione non appare più così lontana.

Per concludere: come spiegato meglio anche in un articolo precedente, possiamo avere un approccio speculativo con cfd e simili, o acquistare in questi periodi di “saldi” se abbiamo una visione più a lungo termine del nostro investimento.

Come sempre, se vuoi avere dei consigli gratuiti per capire se quello che vuoi fare è sicuro, inviami un messaggio oppure un’ email e ti risponderò entro qualche ora, non mordo, non ti invio spam e non devo venderti niente, il segreto di Pulcinella lo conosci già: prevenire è più economico che curare.

[Minidiscorso di Capodanno 2018]

Anche il 2017 è terminato, come ogni anno si traggono le conclusioni e si fanno i buoni propositi, cercando dove possibile di farli diventare pure ottimi.

Lo scopo di questa pagina è ricercare e far conoscere dei buoni sistemi per premettere a tutti di guadagnare qualche soldo, che non siano i soliti network o hyip inconcludenti per molti.

Ci sono riuscito? forse si; per chi ha deciso di iniziare questa avventura assieme a me, ha certamente concluso l’anno con un guadagno sicuro derivante dal forex, nettamente superiore a quello delle banche e con maggiore sicurezza.

Per lo scorso anno ci possiamo ritenere soddisfatti, con LBI siamo rimasti stabili al primo posto nella classifica interna del broker e siamo riusciti a mantenere stabile la situazione anche quando altri hanno fallito in quest’anno molto difficile; sono stati infine attuati molti cambiamenti, il più visibile è certamente il nome della pagina che ora mi riguarda direttamente, senza trascurare i meno visibili come le migliorie nei vari sistemi.

Per questo nuovo anno contiamo di potenziare ulteriormente i servizi, per ottenere come sempre fatto entro i limiti tecnici un ritorno maggiore e di cercare una migliore integrazione anche con le criptovalute che hanno ancora molto da dare, essendo praticamente agli inizi della loro carriera.

Auguro a tutti un Buon 2018 e che sia carico di prosperità, con la realizzazione di tutti i nostri obiettivi.