*ATTENZIONE: articolo lungo, leggi solo se non ti interessa finire in miseria*

Eh già, perchè questo sarà l’ennesimo post che ti dirà le stesse cose di tutti, che la pensione diventerà un miraggio e dobbiamo lavorare fino a 70 anni.

E invece no, come sempre una volta individuato il problema occorre offrire soluzioni concrete, quindi partiamo con qualche numero per chiarirci le idee.

Iniziamo a lavorare, troviamo un lavoro fisso e abbiamo 30 anni, cos’è l’ultima cosa a cui pensiamo? “la pensione”, GRAVE errore, ed è subito spiegato il perchè.

Abbiamo attualmente un sistema in cui, dopo 42 anni di contributi, mediamente(e lo può confermare chiunque lavori all’inps o abbia a che fare con gli stessi strumenti di calcolo) otterremo quando sarà ora, un 60% (percentuale variabile, inflazione & co. inclusa) dell’ultimo stipendio e la certezza che dovremo rinunciare a mantenere lo stesso stile di vita a cui siamo abituati adesso, a questo aggiungiamo eventuali spese mediche, che comunemente si aggiungono e non ci resterà che fare i soliti italiani che dopo essersi presi quasi metà pensione dove non batte il sole si lamenteranno perchè è troppo tardi e la vita è ormai giunta miseramente alla fine.

Le donne come spesso capita, di conseguenza anche qui sono penalizzate con il 16% medio in meno di stipendio(dati ufficiali Eurostat e Consob alla mano).

Le pensioni integrative quindi funzionano e sono necessarie?
“Ni”, purtroppo pubblicamente non è possibile mostrare nomi e descrizioni, ma certo è che qualcosa occorre fare, a partire dal prestare molta attenzione alle proposte che ci fanno, si trovano quelle che “tutelandoci da noi stessi” ci impediscono di usufruire del capitale conferito per 30/40 anni in cambio di una rendita che non sapremo nemmeno quanto potrà essere, chi ci tiene fermi i nostri soldi per almeno 20 anni prima di vedere qualche speranza di guadagno, e c’è addirittura chi investe in bot con tassi NEGATIVI, ovvero che PERDONO valore al passare del tempo, come possiamo sperare di ottenere quel 40% che manca a queste condizioni?

“Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto.”

DOBBIAMO prenderci la RESPONSABILITA’ di quello che ci accade, altrimenti siamo condannati a finire come l’italiano di cui parlavamo prima, le soluzioni esistono e come sempre dobbiamo DIVERSIFICARE, un buon punto di partenza è creare il nostro “pac” personale, ad esempio con un conto forex gestito e che possiede risultati provati, se non siamo esperti, su broker affidabile; altra soluzione che avrà sicuro impatto in futuro sono le criptovalute, quindi anche qui vale la pena di studiare un po’ o affidarsi a chi le conosce meglio delle sue tasche, parte si reinveste e parte si mette al sicuro, e come sempre è bene pensare anche alla nostra psiche, quindi un 10-15% andrà in svago.

Per chi è scettico, pensa che stia scrivendo a caso o vuole conferme ecco anche i numeri e l’esempio pratico di una delle mie situazioni:

-stipendio attuale= 2.000 euro
-pensione attesa= 1200 euro, ne mancano 800
-vado in pensione a 65(ottimistico) anni, mi aspetto di vivere almeno fino a 100(pessimistico), necessito quindi di 35 anni * 800 euro * 12 mesi che fanno la bellezza di 336.000 euro

La domanda a questo punto è: come anticipo la mia pensione e colmo le mancanze?

Esempio base: metto via 200 euro al mese, i miei investimenti mi portano (conservativamente, rischiando il minimo) un +50% all’anno, togliamo almeno il 12% per lo svago, con il magico interesse composto che ormai conosciamo bene(ti risparmio la tabellina), otteniamo che in 20 anni siamo a 442.835 euro, tolte le tasse che dobbiamo pagare, 327.698 euro.

Missione compiuta, e così facendo abbiamo sempre noi il possesso del capitale per eventuali figli/migliorie/finale col botto e la nostra rendita, ben superiore a tutte le miserie che potremo mai ottenere a vantaggio ovviamente di chi ce le propone.

Con questo articolo spero di esserti stato utile almeno per farti capire situazione e soluzione, ti invito a lasciare un like di apprezzamento e a condividerlo, in maniera da salvare quante più persone possibile da un futuro sicuramente spiacevole.

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